Mappare il DNA di un milione di americani (volontari): è l’ambizioso progetto annunciato dal Presidente USA, Barack Obama, nel corso di un evento alla Casa Bianca.
Il piano fa parte di una grande iniziativa di ricerca biomedica che, come ha spiegato il dottor Francis S. Collins, Direttore del National Institute of Health, potrà aiutare i medici a decidere quali trattamenti funzionano meglio per i singoli pazienti, consentendo quindi di sviluppare farmaci e cure su misura.
“Questa è la promessa della ‘Precision Medicine Initiative’: fornire il trattamento giusto al momento giusto, ogni volta, per ogni persona“, ha affermato Obama, sottolineando che la medicina di precisione offre “una delle più grandi opportunità per le nuove scoperte mediche che abbiamo mai visto”. Tale ricerca ha già dato alcuni risultati: ad esempio, sta diventando sempre più comune per i pazienti con alcuni tipi di cancro sottoporsi a test molecolari per individuare la cura migliore. Oppure, le persone con una rara forma di fibrosi cistica possono scegliere un farmaco progettato specificamente contro il difetto genetico che causa la malattia.
“E’ il momento giusto per una nuova ondata di progressi in questo settore della medicina, proprio come è avvenuto con la genetica 25 anni fa”, ha detto Obama.
Per dare il via all’iniziativa, il presidente ha chiesto al congresso di approvare un finanziamento di 215 milioni di dollari nel suo piano per il budget del 2016. il progetto prevede la raccolta di informazioni personali come il profilo genetico, la cartella clinica, lo stile di vita, la dieta quotidiana ed il consumo o meno di tabacco.
Tra gli investimenti previsti nel piano di Obama c’è lo stanziamento di 70 milioni di dollari al National Cancer Institute, per studiare i geni che possono contribuire a sviluppare alcuni tipi di tumore, e usare tali informazioni per individuare trattamenti più efficaci. Il Presidente vorrebbe poi destinare 10 milioni di dollari alla Food and Drug Administration, che regola le tecnologie utilizzate per l’analisi del DNA. Analisi che possono identificare milioni di varianti genetiche, e i cui risultati potrebbero essere utili per diagnosticare o curare alcune malattie.
Cinque milioni di dollari, infine, dovrebbero essere impiegati per le tecnologia necessarie a proteggere la privacy, consentendo ai ricercatori di scambiarsi in modo sicuro i dati. “I pazienti potranno contribuire a plasmare la nuova iniziativa – ha assicurato Jo Handelsman, direttore dell’Ufficio per la Politica Scientifica e Tecnologica della Casa Bianca – ma la loro privacy sarà rigorosamente protetta”.